dhara bīja mantra – anāhata cakra

Anāhata cakra è il “Centro del Cuore” anche se il nome sanscrito significa “il Loto del Suono non percosso”, cioè il centro dove possiamo iniziare a percepire il nāda o il suono cosmico che inizia con l’inizio della creazione ed è così sottile da poter essere solo percepito in stati di meditazione profondi di grandissima […]

Illustrazione: A. Ramesh B.F.A. (©www.icyer.com)

Anāhata cakra è il “Centro del Cuore” anche se il nome sanscrito significa “il Loto del Suono non percosso”, cioè il centro dove possiamo iniziare a percepire il nāda o il suono cosmico che inizia con l’inizio della creazione ed è così sottile da poter essere solo percepito in stati di meditazione profondi di grandissima pace.  

Questo cakra corrisponde alla zona del plesso cardiaco e alla ghiandola del timo. Il plesso cardiaco innerva il cuore con un sistema complesso di nervi (per saperne di più, clicca qui) che permettono al cuore di battere e rimanere sano. La salute del cuore è una questione importante e ci stiamo accorgendo che una dieta troppo ricca di zuccheri e grassi e una mancata consapevolezza della gestione delle proprie emozioni e pensieri possono stancare il cuore sino a creare complicazioni.

Il cuore, come ci dice il nome di questo cakra, ha bisogno di pace, calma e dolcezza. Certo la vita ci porta tante esperienze, a volte belle a volte brutte; ci porta gioie e dolori, calma e stanchezza. Coltivare un senso di pace nel cuore non significa diventare insensibili ma imparare a gestire le proprie esperienze con saggezza. Il modo migliore per imparare a gestirsi è attraverso lo studio della respirazione, fase necessaria per la pratica del canto dei mantra. Una pratica semplice per iniziare è quella di inspirare ed espirare con calma, con conti uguali (per esempio inspiro per 6 conti ed espiro per 6 conti). Questo tipo di respirazione che fa parte del Sukha Pranayama cioè una pratica di risveglio dell’energia attraverso il respiro, può essere fatto in un momento di contemplazione, ma anche quando si è seduti in ufficio o in macchina, o quando si riesce a fare una passeggiata. Respirare regolarmente ci aiuta a passare dal sistema nervoso simpatico a quello parasimpatico, che ci permette di rilassarci, digerire meglio e dormire meglio. 

Il dhara bīja è il suono “seme” dei cakra. Il dhara bīja yaṃ è il suono “seme” del cakra anāhata. Sul prāṇa del respiro facciamo volare la voce che esce dal centro del corpo con il suono YA e si espande a 360 gradi attorno al corpo. Con il suono nasale e cerebrale NG riportiamo il suono al centro del corpo e oltre la sommità della testa dove terminiamo l’espirazione con una breve sospensione prima di riprendere il respiro dalla parte bassa, media e alta dei polmoni. Ripetere per 9 nove o per multipli di 9 japa (ripetizioni) con concentrazione, rispetto e amore. Iniziamo sempre con tre auṃ  e finiamo con un auṃ.

Si può lavorare con questo dhara bīja per:

  • Calmarsi e gestire i propri sentimenti
  • Perdonare e perdonarsi
  • Riscoprire il potere della propria voce
  • Lasciar fluire le emozioni
  • Imparare a lasciar andare l’attaccamento a persone, cose e situazioni
  • Raffinare il proprio udito interiore
  • Il mantra YANG stimola l’elemento dell’aria e il senso del tatto quindi, in un momento come quello di adesso, di isolamento, può portare beneficio a chi si sente solo o a chi manca il contatto umano

Questi insegnamenti mi sono stati tramandati direttamente dal mio Yoga Guru, Yogacharya Dr. Ananda Balayogi Bhavanani al centro di studio e di ricerca sullo Yoga ICYER in India, che ringrazio con devozione. L’illustrazione è di A. Ramesh B.F.A. (©www.icyer.com) tratto dal libro Chakras: Psychic Centers of Yoga and Tantra di Yogacharya Dr. Ananda Balayogi Bhavanani.

Ecco alcune informazioni su Anahata Chakra tratte dal libro “Chakras” di Harish Johari:

ANAHATA CHAKRA*

(Loto del Suono non Percosso)

Relazione fisica: Area del cuore

Numero di petali:  12 

Mandala: Esagono blu (due triangoli intrecciati)

Elemento: Vayu (aria)

Bhija: Yam (Yang)

Jnanendriya: Tvak (pelle)

Tanmatra: Sparsha (tatto)

Karmendriya: Upastha (genitali –riproduzione) 

Qualità: Compassione e comprensione  

Ghiandola: Timo

Sistema nervoso: Plesso cardiaco 

*Tratto dal libro “A Primer of Yoga Theory” del Dott. Ananda Balayogi Bhavanani; tradotto da Yogacharini Sangeeta Laura Biagi

Ascolta qui il dhara bīja yaṃ:

https://anchor.fm/soulsound/episodes/dhara-bja-mantra–anhata-cakra-eu18u5